Il film di oggi è decisamente particolare, e potrebbe senza dubbio essere definito un film scomodo: parlo di El concursante, diretto da Rodrigo Cortés ed uscito in Spagna al cinema tre anni fa… per rimanerci molto poco e per poi essere boicottato (il sito è stato oscurato e nel resto del mondo non se ne è mai saputo niente).
Personalmente l’ho trovato segnalato online e visto sottotitolato su Youtube.
Già il nome della produzione lascia intendere che vedremo qualcosa di scomodo al potere costituito: Nephilim (non sto a spiegare il perché, qualora ne abbiate voglia leggetevi Sitchin o Icke).
L’argomento del film è ugualmente scomodo: sistema bancario, signoraggio, tasse.
Il tutto è esposto in modo abbastanza chiaro e dietro una storia recitata, peraltro molto ironica, ma il messaggio è lanciato chiaramente, da cui il motivo dell’oscuramento di cui sopra (la cosa fantastica è che ci illudiamo di vivere in regime di libertà, quando in realtà chi controlla i mezzi di informazione ci fa sapere solo quello che vuole).
Lasciamo da parte le polemiche e veniamo dritti dritti alla trama di El concursante (che in italiano sarebbe Il concorrente, qualora ne venisse fato un doppiaggio): Martin Circus è un giovane uomo di successo e felice: ha un bel lavoro come professore universitario di economia, una bella fidanzata e delle belle prospettive.
Un bel giorno, però, egli ha la sventura di vincere cinque milioni di euro in premi in un quiz televisivo... e che si tratti in realtà di una sventura lo scoprirà presto, visto che le tasse sulla vincita minacceranno di divorarlo senza che lui ne abbia colpa alcuna.
A causa del problema tasse, egli si avventurerà così nella scoperta di come funziona il sistema economico-finanziario-monetario, scoprendo che in realtà è una grande truffa ai danni dei cittadini, i quali ne escono inevitabilmente perdenti, mentre a vincere è sempre il banco (un po’ come nei casinò e nelle lotterie… guarda caso sempre gestiti a livello statale).
Il giudizio su El concursante è ambivalente: come documentario informativo ha il suo valore e ne consiglio la visione (il discorso sulle tasse cambia ovviamente da paese a paese, ma quello sulla creazione del denaro e sul sistema bancario è il medesimo).
Come film, risulta divertente e ben strutturato (anche se, trama alla mano, tratterebbesi di un film drammatico), con una voce narrante, quella del protagonista, che accompagna con ironia lo spettatore per tutta la durata della storia, la quale, ne sono sicuro, si farà ricordare a lungo anche per via di un paio di personaggi vivaci (l’avvocato di Martin, per esempio, o l’economista-conferenziere).
Fosco Del Nero
Genere: drammatico, commedia.
Regista: Rodrigo Cortés.
Attori: Leonardo Sbaraglia, Miryam Gallego, Fernando Cayo, Chete Lera, Myriam Maeztu, Luis Zahera.
Anno: 2007.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.