Final Fantasy XV - Kingsglaive è il terzo prodotto cinematografico tratto dall’omonima saga video ludica di Final Fantasy, che, detto per inciso, da ragazzino ho giocato fin da quando sono stati disponibili i giochi in italiano, seguendola nelle varie console ma perdendola di vista in questi ultimi anni, un po’ perché ho messo da parte i videogiochi, un po’ perché la saga si è commercializzata in modo piuttosto pacchiano, purtroppo, perdendo le atmosfere e il fascino degli episodi che ne avevano sancito la fama.
Final Fantasy XV - Kingsglaive, curiosamente, non è la conversione filmica di uno degli episodi dei videogiochi già usciti, ma costituisce il prequel di uno videogioco che sarebbe uscito di lì a breve: Final Fantasy XV, per l’appunto.
Andiamo a vedere la trama sommaria di questo Kingsglaive: nel mondo fantastico di Eos infuria la guerra tra il Regno di Lucis (e con questo nome già sappiamo chi sono i “buoni”) e l’Impero di Niflheim. Il primo dei due tende ad usare la magia, basata sui poteri di un grande cristallo gestito proprio dal Re Regis (nome davvero fantasioso per un re…); il secondo, invece, usa soprattutto le armi, ed è dotato di un livello tecnologico impressionante, con il quale sta schiacciando la resistenza di Lucis, di cui ha conquistato tutti i territori con l’eccezione della capitale Insomnia (nome davvero curioso per una città; come se la capitale d’Italia si chiamasse Mal di testa, oppure Gastroenterite o Ulcera), la quale è tuttavia protetta da una barriera magica impenetrabile.
I protagonisti della storia sono, dal lato dei buoni, Nyx Ulric e Libertus, due Kingsglaive, guerrieri magici al servizio del Regno di Lucis, e Lunafreya, Regina di Tenebrae (altro nome brillante), nonché il già citato Re Regis. Dal lato dei cattivi, invece, abbiamo l’Imperatore Iedolas, il Cancelliere Ardyn Izunia, e il generale del loro esercito, Glauca, un tipo bello grosso che sta dentro un’armatura tutta scintillante di colori.
Veniamo ora al commento sul film: tecnicamente è piuttosto impressionante, e mostra a che livello è arrivata la computer grafica moderna.
I paesaggi, le animazioni dei protagonisti, le scene d’azione, combattimenti compresi, son tutti assai spettacolari. Forse il livello più basso è dato dalle espressioni dei visi dei personaggi, che sarà difficile portare al livello degli attori veri e propri, ma il livello generale è decisamente ottimo e probabilmente maniacale nella sua realizzazione.
Anche il comparto sonoro fa la sua parte, mentre devo dire che il doppiaggio non mi ha convinto del tutto, pur se buono.
Il problema di Final Fantasy XV – Kingsglaive sta da un’altra parte, non certo nel livello tecnico: la sceneggiatura è deboluccia, la caratterizzazione psicologica dei personaggi è mediocre, i dialoghi son spesso deludenti e ugualmente deboli, e inoltre la commistione di generi è eccessiva: si passa dalla magia in pieno fantasy a mezzi robotici e corazzati da film di fantascienza; si passa da un anello che conferisce poteri e fa sparire chi lo indossa in stile Il signore degli anelli a mezzi ed animali in stile Star wars; si passa da scene post bellico-nucleari a città metropolitane moderne di stampo chiaramente nipponico. Davvero troppo e troppo confuso.
Persino i nomi di personaggi e luoghi sono troppo difformi tra di loro: alcuni di ispirazione anglosassone, molti di ispirazione latina, in qualche caso risultano ridicoli (la città Insomnia) o semplicemente banali (il Regno di Lucis, il Re Regis, il Regno di Tenebrae con la Principessa Nox), errore in cui sovente indulgono i giapponesi nel tentativo di dare un fascino occidentale alla loro storia.
Inoltre nella storia manca passione, manca profondità, e inoltre l’incipit non è molto chiaro, anzi è confuso, e non aiuta il film a decollare… e infatti non decolla mai, per quanto offra un intrattenimento sufficiente, per quanto un po’ confuso e stereotipato.
Nel complesso, Final Fantasy XV - Kingsglaive è uno di quei film che val la pena di vedere almeno una volta per la sua bellezza visiva, ma che difficilmente verrà visto altre volte (perlomeno da me).
La sensazione che mi ha dato Final Fantasy XV - Kingsglaive è simile a quella che mi ha dato Final Fantasy VII - Advent children, e non a caso il team di produzione è lo stesso: prodotti tecnicamente molto ben realizzati, tuttavia indirizzati al pubblico dei rispettivi videogiochi e non a un pubblico cinematografico più generale. E purtroppo parlo, almeno per questo ultimo film, di un pubblico più terra terra, in linea con la qualità più terra terra che sono andati a incarnare gli ultimi Final Fantasy, ben distanti dalla magia di un Final Fantasy VIII, o dello stesso Final Fantasy VII, probabilmente i due episodi che più hanno colpito nel segno (ma ne ricordo anche di precedenti altrettanti belli, per quanto tecnologicamente più scarsini per ovvi motivi cronologici).
A riprova di ciò, Final Fantasy XV – Kingsglaive praticamente non ha un finale… perché tanto la storia prosegue col quasi omonimo gioco; scelta discutibile e certamente poco rispettosa dello spettatore del solo film.
Una curiosità finale: gli attori protagonisti hanno vaghe somiglianze con attori reali, ma non so se ciò è stato fatto in modo voluto o se si è trattato di cosa casuale.
Fosco Del Nero
Titolo: Final Fantasy XV - Kingsglaive (Kingusugureibu: Fainaru Fantaji fifutin).
Genere: anime, azione, fantastico, fantasy.
Regista: Takeshi Nozue.
Anno: 2016.
Voto: 6.
Dove lo trovi: qui.
Genere: anime, azione, fantastico, fantasy.
Regista: Takeshi Nozue.
Anno: 2016.
Voto: 6.
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