Di Julio Medem avevo visto finora due film: Gli amanti del Circolo Polare e Lucia y el sexo, il primo poco e il secondo più famoso.
Entrambi mi erano piaciuti, nonostante alcune tendenze un po’ grossolane del regista.
Mi sono così accostato a Caotica Ana, film di qualche anno successivo, che peraltro aveva fama di affrontare tematiche esistenziali… anche se la cosa mi pareva piuttosto inverosimile considerando i precedenti film che avevo visto del regista spagnolo, decisamente più materiali e mondani, molto legati a sessualità e sentimenti.
Ma andiamo alla trama molto sommaria di Caotica Ana: Ana (Manuela Vellés) è una diciottenne che vive con suo padre Klaus in una grotta di Ibiza, affacciata su mare e tramonto. La ragazza, o meglio i suoi dipinti colorati, vivaci e naif, viene notata da Justine (Charlotte Rampling; Stardust memories, Melancholia, Babylon A. D, Giordano Bruno, Immortal ad vitam, Zardoz, Swimming pool), che le propone di andare a vivere in una sorta di comune-comunità di giovani e talentuosi artisti che la donna, sorta di mecenate, ha creato a New York.
Ana ci andrà, e troverà un grande palazzo in città, lezioni d’arte, tanti giovani, disinibizione, mostre ed esibizioni, etc. Lì conoscerà Said, un ragazzo del Sahrawi, di cui si innamorerà, ricambiata. E lì inizierà a fare delle sessioni di ipnosi tenute da esperti, che trovano in lei una grande ricchezza di vite passate, in ogni parte del mondo, ma con il comun denominatore di una morte violenza a 22 anni per opera dell’uomo.
Tale fatto si aggiunge ai tanti dialoghi in cui si insulta la figura maschile, ma anche quella femminile, in modo davvero ridicolo.
Come ridicolo è anche il finale del film, che davvero si farebbe fatica a immaginare più brutto, come ridicola è anche la gestione della parte “misteriosa” del film, se la si vuol chiamare così, quella legata alle vite passate. Tutto davvero pacchiano e qualunquista.
Di poco originale c’è anche il nome della protagonista, Ana, lo stesso nome palindromo de Gli amanti del Circolo Polare, così come palindromo è anche il cognome di Medem: una volta è originale, due volte è ripetizione… e forse anche esibizionismo personale.
Se il regista non conferma l'originalità e la brillantezza di altre sue opere, si conferma però nel debole per le belle ragazze nude, mostrate a profusione, e per la natura selvaggia, qua però mostrata in alternativa alla città… e anzi forse più la seconda della prima, con la protagonista del film che fa il percorso inverso della protagonista di Lucía y el sexo: quest’ultima andava dalla città al mare, mentre la prima va dal mare alla città… e la sensazione è che avrebbe fatto meglio a rimanere dove stava.
Insomma, Caotica Ana è bocciato e stavolta è bocciato pure Julio Medem, che in futuro non seguirò più in modo così ottimistico, per utilizzare un eufemismo.
Fosco Del Nero
Titolo: Caotica Ana (Caotica Ana).
Genere: drammatico, grottesco.
Regista: Julio Medem.
Attori: Manuela Vellés, Charlotte Rampling, Bebe Rebolledo, Asier Newman, Nicolas Cazale,Raul Peña, Gerrit Graham, Matthias Habich, Lluís Homar, Giacomo Gonnella, Leslie Charles, Juanma Lara, Diego Molero, Angel Facio.
Anno: 2007.
Voto: 4.
Dove lo trovi: qui.
Genere: drammatico, grottesco.
Regista: Julio Medem.
Attori: Manuela Vellés, Charlotte Rampling, Bebe Rebolledo, Asier Newman, Nicolas Cazale,Raul Peña, Gerrit Graham, Matthias Habich, Lluís Homar, Giacomo Gonnella, Leslie Charles, Juanma Lara, Diego Molero, Angel Facio.
Anno: 2007.
Voto: 4.
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