Slide # 1

Slide 1

Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

Slide # 2

Slide 2

L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

Slide # 3

Slide 3

Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

Slide # 4

Slide 4

Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

Slide # 5

Slide 5

Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

sabato 14 giugno 2008

La guerra degli Antò - Riccardo Milani

Altro film italiano, sebbene meno fortunato, e giustamente, dell'ottimo Ovosodo.

La guerrà degli Antò è la storia di quattro ragazzi abruzzesi, di Montesilvano per la precisione, che per l'appunto si chiamano tutti Antonio, da cui il titolo del film.

Quanto alla parola "guerra", essa si riferisce al fatto che i quattro sono dei punk, alle prese con la cultura perbenista del loro paese, che inevitabilmente li inquadra sotto una cattiva luce.

La domanda è: la cattiva luce è meritata?
Stando all'inizio del film, la risposta è: assolutamente sì.

In effetti, i quattro, più che dei personaggi profondi e alternativi, sembrano quattro deficienti che passano il loro tempo a fare bravate da teppisti, come quando importunano (ma sarebbero più giusti i termini "molestie sessuali") una ragazza alle giostre del paese, o come quando si recano a una festa alla quale non erano invitati e urinano sul letto dei padroni di casa.

Per non parlare poi di tutte le grosse parole di cui si riempiono la bocca, senza in realtà dare l'impressione di sapere quello che dicono, da "sistema" a "ideologia", da "guerra" a "politica".

E' questa la cultura alternativa punk?
Onestamente, essa non ne esce molto bene, e difatti credo che i veri punk non abbano gradito questo film.
In tal senso, la frase forse più azzeccata del film la dice il padre dell'Antò principale, detto Antò Lu Purk, che così si rivolge al figlio: "Con quei capelli lì non ti crede nessuno".

A dire il vero La guerrà degli Antò qualche punto positivo lo ha: è vivace e spigliato e, a furia di vederli in azione, ci si affeziona ai quattro ragazzi... anche se si continua a non creder lor per via di come sono pettinati...

Ma soprattutto per via di come si comportano: nel film seguono "bravate" a raffica, da quando Antò Lu Purk si rompe una gamba facendo lo sbruffone arrampicandosi sulle inferriate di un cantiere, a quando due dei quattro incendiano per sbaglio la stanza di un ostello, a quando gli altri due fanno una piazzata non particolarmente riuscita in diretta televisiva.

Alla fine, dopo viaggi a Bologna e Amsterdam, si ricontreranno tutti a Montesilvano, al grido di "il nostro paesello alla fine non è tanto male".

Da sottolineare che i quattro Antò sono tutti ragazzi del posto, e infatti recitano con una netta cadenza abruzzese.
Più famosa di loro invece è Regina Orioli, già vista nel già recensito Ovosodo e ne L'ultimo bacio, e passata in modo repentino da ammaliatrice fatale a brava ragazza con la testa sulle spalle.

Insomma, La guerrà degli Antò è un film che potrebbe essere interessante per via delle specificità regionali (accento, luoghi, etc), ma che non è certamente il meglio prodotto in Italia.

Fosco Del Nero



Titolo: La guerra degli Antò (La guerra degli Antò).
Genere: commedia.
Regista: Riccardo Milani.
Attori: Flavio Pistilli, Federico Di Flauro, Paolo Setta, Regina Orioli, Danilo Mastracci, Donatella Raffai, Giancarlo Balmas.
Anno: 1999.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.

Il mondo dall'altra parte