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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 17 luglio 2018

I quattro dell'Ave Maria - Giuseppe Colizzi

Il giorno prima che morisse Bud Spencer avevo deciso di guardarmi tutta la filmografia del duo Bud Spencer-Terence Hill, e sto tuttora proseguendo con gli ultimi film rimastimi.
Tra questi, i primi film tra i sedici in questione, i film western, genere che non mi è mai piaciuto… ma per Bud e Terence faccio un eccezione e li guardo.
Oggi è la volta de I quattro dell'Ave Maria, film girato nel 1968 da Giuseppe Colizzi, che poi è colui che ha lanciato il duo nel mondo del cinema (con Dio perdona… io no!, I quattro dell’Ave Maria e La collina degli stivali)… anche se il successo vero e proprio a dire il vero verrà poi con i film di E.B. Clucher (Lo chiamavano Trinità, Continuavano a chiamarlo Trinità, I due superpiedi quasi piatti, Nati con la camicia, etc).

Peraltro, de I quattro dell'Ave Maria non si può dire che Bud e Terence siano la coppia protagonista, giacché un altro personaggio si fa notare spesso… e anzi più di loro: l’istrionico Eli Wallach, davvero bravo e pure ben doppiato.

Ma andiamo a tratteggiare per sommi capi la trama: Cat Stevens e Hutch Bessy sono due cacciatori di taglie che si recano nell’ufficio dello sceriffo per intascare una ricompensa, anche se non hanno purtroppo le prove dell’avvenuta “eliminazione” del malvivente. Intuiscono però che egli fosse in combutta col direttore di una banca, per cui vanno da lui e gli estorcono una bella somma di denaro.
L'uomo non la prende bene e, per reazione, libera Cacopoulos, un carcerato atteso a breve dall’impiccagione, dietro la promessa che lui si disfi dei due ricattatori. Cacopoulos, però, ha programmi diversi e riguardano il vendicarsi dei suoi vecchi soci che, a seguito di una rapina, lo abbandonarono agli inseguitori, condannandolo quindi a quindici anni di prigione. Uno era lo stesso direttore della banca, e un paio d’altri seguiranno; al fine di vendicarsi di tutti, proporrà dunque un’alleanza proprio ai due che era stato incaricato di eliminare…

I quattro dell'Ave Maria non rientra nel filone umoristico dello spaghetti western, e si discosta grandemente dal tenore medio dei film di Bud e Terence, tuttavia grazie a Dio non è nemmeno troppo serioso, e anzi, soprattutto grazie al personaggio di Cacopoulos, si fa guardare volentieri.

A fargli da spalla semicomica, il solo Bud, mentre Terence Hill recita un ruolo davvero “western”, e quindi superserio, tra l’altro non doppiato dal solito doppiatore, che verrà in futuro, ma da uno meno gioviale e più tosto.

Per il resto, che dire? Nel film non vi sono tante scazzottate, anzi quasi per niente, ma molte pistolettate, come si conviene a un western. Vi è azione in quantità, ma anche qualche inserto umoristico, nonché qualche scena memorabile: quella della festa ispanica, ad esempio, o la scena finale dei quattro dell’Ave Maria di fronte ai loro cinque avversari, tutti pistole alla mano e con tanto di commento musicale sullo sfondo, scena davvero bella.

Nel complesso, I quattro dell'Ave Maria è davvero un bel film, non lo si può negare: ha qualche passaggio a vuoto, ma regge benissimo e propone molte cose buone.
Era la prima volta che lo vedevo, e ne son rimasto contento, pur non essendo appassionato delle ambientazioni western.

Fosco Del Nero



Titolo: I quattro dell'Ave Maria.
Genere: western, commedia.
Regista: Giuseppe Colizzi.
Attori: Bud Spencer, Terence Hill, Eli Wallach, Livio Lorenzon, Brock Peters, Armando Bandini, Corrado Olmi, Edoardo Torricella, Bruno Corazzari.
Anno: 1968.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.

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