Dopo aver visto da poco Il miglio verde, sono passato a un libro film diretto da Frank Darabont, ossia The Majestic, film che partiva dal vantaggio, secondo il mio punto di vista, di avere come protagonista principale l’eclettico e dinamico Jim Carrey piuttosto che il gommoso e ingessato Tom Hanks.
In realtà ambo i film mi sono piaciuti grossomodo in egual misura, una misura discreta seppur non traboccante, per quanto per motivi differenti.
La mano di Darabont, comunque, si sente in entrambi i casi, ed è un sentire piuttosto melodrammatico-nazional popolare, per così dire, cosa che rende i suoi film a tratti stucchevoli e pesanti (si fa per dire, è giusto per dare un’idea).
Ma andiamo subito alla trama di The Majestic, film del 2001: Peter Appleton (Jim Carrey; The Truman show, Yes man, Man on the moon, Ace ventura - L'acchiappanimali, The number 23) fa lo sceneggiatore nella Hollywood degli anni “50, quando viene accusato di essere un comunista. Subisce inoltre uno sfortunato incidente, che lo porta a precipitare con la sua macchina in un fiume, a sbattere la testa e a perdere la memoria. Si risveglierà nei pressi della cittadina di Lawson… che guarda caso anni prima aveva perduto, in qualità di disperso in guerra, un suo giovane, a cui Peter pare assomigliare davvero tanto: tale Luke Trimble.
Tanto che il padre (Martin Landau; Ed Wood, Crimini e misfatti, Spazio 1999 - Oltre lo spazio tempo) è convinto che si tratti del figlio, e man mano se ne convincono tutti quanti, compresa la sua ex fidanzata Adele (Laurie Holden; The walking dead, Silent Hill).
The Majestic è un film molto curato: nelle atmosfere di quegli anni, tanto la confusionaria Hollywood quanto la tranquilla provincia di Lawson. Il casting è di ottimo livello, tra la vecchia guardia e attori più giovani ma già affermati. C’è in esso una certa bellezza, come peraltro negli altri film di Darabont, che dunque è attento in quel senso.
Alcuni momenti sono toccanti in senso positivo, fedeli rappresentanti di ciò che è certamente successo in molte parti del mondo tra guerra, ricostruzione e commemorazione. Peccato che quel senso del melodramma un po’ popolano ogni tanto esca fuori, come nel caso della caccia alle streghe maccartista verso i potenziali comunisti, che fa virare il finale del film, fino ad allora commovente e tenero, verso il ridicolo. Peccato davvero, ma evidentemente Darabont non ne può proprio fare a meno… o semplicemente scrive per un ampio pubblico che ama quel tipo di manifestazioni emotive.
A questo punto, visti Il miglio verde e The Majestic, e iniziato a vedere The mist, salvo poi abbandonarlo per manifesta incapacità (la tendenza drammatico-emotiva-popolare del regista in esso si fa davvero pesante, e stavolta non per modo di dire), mi resta da vedere il rimanente dei suoi quattro film, che forse è il più famoso: Le ali della libertà. Il quale peraltro son sicuro di aver visto in passato, ma di cui non ricordo molto.
Fosco Del Nero
Titolo: The Majestic (The majestic).
Genere: drammatico.
Regista: Frank Darabont.
Attori: Jim Carrey, Martin Landau, Laurie Holden, Bruce Campbell, Frank Collison, Cliff Curtis, Bob Balaban, Jeffrey DeMunn, Hal Holbrook.
Anno: 2001.
Voto: 6.5.
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